Recensire una raccolta di brani musicali di artisti vari pone di fronte alla rilevante questione di considerare, sotto diversi aspetti, il lavoro di chi tale raccolta l’ha creata. Sin dalla sua nascita nel 2015, l’etichetta romana Four Flies Records ha come missione il recupero di materiale risalente all’epoca d’oro delle colonne sonore e sonorizzazioni italiane (periodo compreso tra gli anni sessanta e inizio ottanta). Alle soglie del decennale, sono stati riportati alla luce sia oscuri titoli di grandi nomi del passato (Giuliano Sorgini, Piero Umiliani, Silvano D’auria, etc.) che lanciati artisti contemporanei legati a tali radici (Larry Manteca, Azzurro 80, Tonico 70).
Nel Giugno 2022 viene data alle stampe una compilation che già nell’immagine di copertina (foto di Claude Nori) rimanda a tante estati consegnate ad una memoria, individuale e collettiva, ormai lontana. “Paisà Got Soul” è il frutto della collaborazione tra David Nerattini (giornalista, produttore, collezionista di musica e batterista del cinematico ensemble romano La Batteria) e Pierpaolo De Sanctis (studioso di cinema, documentarista, DJ e produttore discografico) fondatore della stessa Four Flies Records. Il contesto musicale della selezione in oggetto è il cosiddetto Yatch Rock, ovvero quel sound raffinato diffusosi negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni settanta e che ha nei suoi esponenti massimi celebrità come Hall & Oates, Stevie Wonder, Christopher Cross e Steely Dan. Un genere che negli anni ha fatto parlare di sé anche come Adult Oriented Rock o West-Coast Sound (riferimento alla California), e che partendo dalla base Soft Rock ha attinto da Soul, R&B, Smooth Jazz e Disco.
La tracklist regala all’ascoltatore uno spaccato della musica italiana che, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, ha strizzato l’occhio proprio a quelle influenze d’oltreoceano. Se da un lato spiccano mostri sacri come Alberto Radius (California Bill), Peppino Di Capri (Mo...) e Eduardo De Crescenzo (Alle Sei Di Sera), la scaletta comprende grande varietà di ispirazioni e stili che spaziano dal cantautorato più alternativo di Enzo Carella (Contatto) alla New Wave di Gino D’Eliso (Ti Ricordi Vienna?), dalle arie brasiliane di Jim Porto (Smettila) al Neapolitan Power di Enzo Cervo (Solo Mò). Degni di menzione anche Beppe Cantarelli con Se Il Mio Canto Sei Tu e Mario Lavezzi con In Alto Mare, brani dei quali sono rispettivi autori e divenuti popolari nelle versioni cantate da Mina e Loredana Bertè.
“Paisà Got Soul” è risultato di una certosina ricerca tra scaffali colmi di vecchi LP e 7”, che senza dubbio evoca un gran senso di nostalgia. Le quindici tracce selezionate restituiscono l’atmosfera di tramonti in spiaggia immortalati su sfocate Polaroid e conditi da groove e sonorità black in salsa italica. In definitiva, la perfetta istantanea di anni memorabili per la musica del Belpaese, quando l’estetica nostrana si contaminava con l’esterofilia dando vita a piccole grandi perle.
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